Una dieta ipocalorica è un regime alimentare a basso tenore di calorie che prevede cioè un apporto calorico quotidiano inferiore a quello previsto dal fabbisogno calorico giornaliero di un soggetto. Una dieta ipocalorica non è un regime alimentare che può essere seguito vita natural durante, ma può essere un valido metodo per ottenere il calo di peso necessario a ritornare al proprio peso forma (per approfondire si consulti il nostro articolo Peso forma). Una dieta ipocalorica non deve essere eccessivamente drastica e deve essere utilizzata soltanto nel caso in cui il peso del soggetto sia superiore al suo peso ideale massimo (vedasi il nostro articolo Indice di massa corporea). Il ricorso a una dieta ipocalorica da parte di un soggetto normopeso (secondo i criteri della dieta italiana) per fini meramente estetici è da considerarsi scorretto.
Quando ricorrere a una dieta a basso tenore di calorie?
Il ricorso alla dieta ipocalorica deve avere fini “terapeutici”; un regime alimentare ipocalorico è infatti finalizzato al dimagramento; ne conseguiranno una riduzione della massa grassa, della circonferenza addominale e dell’indice di massa corporea. Riportare i valori di questi parametri entro i limiti corretti comporta una riduzione del rischio di insorgenza di tutta una serie di patologie metaboliche e no legate al sovrappeso o all’obesità (dislipidemie, ipertensione arteriosa, diabete mellito di tipo 2, iperuricemia, gotta, patologie cardiovascolari ecc.).
È a tutti noto quante siano le complicazioni legate alle patologie metaboliche; basti ricordare i danni provocati alla funzionalità di organi quali cuore, fegato e reni, per non parlare delle alterazioni del microcircolo, del sistema nervoso periferico, della vista ecc. Una dieta ipocalorica, oltre a ridurre il rischio di insorgenza delle patologie sopracitate, agisce direttamente su vari parametri fisiologici, in primis quelli ematici e quelli emodinamici; se condotto in modo opportuno, quindi, un regime ipocalorico contribuirà alla riduzione dei livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo), trigliceridi, uricemia e glicemia.
La riduzione di peso, inoltre, porterà a una diminuzione dei valori della pressione arteriosa e migliorerà i parametri di infiammazione sistemica. In sostanza, quindi, la dieta ipocalorica è un regime alimentare che deve essere utilizzato soltanto da soggetti in sovrappeso allo scopo di migliorare la qualità della propria vita e allungare la propria aspettativa di vita grazie alla riduzione dei fattori di rischio legati all’eccesso ponderale. A una dieta ipocalorica dovrebbe essere associata anche un’opportuna attività fisica quotidiana (vedasi Come fare sport per dimagrire). A seconda dei casi, e solamente dietro opportuna prescrizione medica, può essere associata anche una terapia di tipo farmacologico.
Dieta ipocalorica sì, ma equilibrata
Come si può intuire da quanto affermato nel paragrafo precedente, lo scopo di una dieta ipocalorica deve essere quello di portare a una riduzione della percentuale di grasso corporeo in modo stabile nel tempo e non quello, piuttosto generico, di perdere peso.
Perdere “solamente” peso può essere a volte estremamente facile; vi sono alcuni regimi dimagranti, invero molto poco equilibrati, che consentono un rapido calo ponderale; il problema è che si tratta di diete con una ripartizione errata di macronutrienti che non sono sostenibili (e né salutari) nel lungo periodo.

Lo scopo di una dieta ipocalorica deve essere quello di portare a una riduzione della percentuale di grasso corporeo in modo stabile nel tempo e non quello, piuttosto generico, di perdere peso
Il fatto che una dieta sia ipocalorica non significa affatto che non debba essere equilibrata, anzi. Al di là delle calorie apportate, la ripartizione ideale dei macronutrienti deve sempre essere rispettata (a tale proposito sono illuminanti i nostri articoli Perché si ingrassa e Metabolismo dei macronutrienti).
A chi rivolgersi nel caso si decida di sottoporsi a una dieta ipocalorica nell’ambito della ricerca di un buon stile di vita? Il ricorso a un buon dietologo è la strada preferibile, se non addirittura obbligata, nel caso di soggetti affetti da obesità. Un soggetto obeso deve infatti attuare un regime dimagrante monitorando piuttosto spesso vari parametri clinici. In altri casi, invece, può essere interessante e stimolante acquisire una vera e propria educazione alimentare che di fatto si traduce nel decidere di studiare in prima persona come, quanto e cosa mangiare per essere sani e avere una migliore qualità di vita
Dieta ipocalorica – Esempi
Oltre agli articoli segnalati tramite link, consigliamo di approfondire l’argomento consultando i seguenti titoli: