La dieta fast (fast diet in lingua inglese, locuzione traducibile con dieta del digiuno), nota nel nostro Paese anche come dieta 5:2 o dieta del digiuno intermittente è un regime alimentare ideato da Michael Mosley (un medico che ha esercitato la propria professione presso il Royal Free Hospital di Londra e che da molti anni lavora alla BBC come produttore e presentatore di documentari a carattere scientifico) e Mimi Spencer (una giornalista che scrive di moda e di cucina per diverse famose testate (London Evening Standard, Sunday Time, Vogue, Guardian, Observer).
La dieta fast ha riscosso (e tuttora riscuote) un notevole successo ed è salita alla ribalta dopo la trasmissione di un documentario della BBC2 realizzato da Mosley (Eat, Fast and Live Longer) e trasmesso alcuni anni fa.
Il testo di riferimento della dieta 5:2 è il libro “The Fast Diet: Lose Weight, Stay Healthy, and Live Longer with the Simple Secret of Intermittent Fasting” (La dieta del digiuno: Perdi peso, rimani in buona salute e vivi più a lungo con il semplice segreto del digiuno intermittente) scritto a quattro mani da Mosley e Spencer.
Dieta fast – In cosa consiste
La dieta fast è un modello nutrizionale basato sul principio del cosiddetto digiuno intermittente; in pratica, per 5 giorni alla settimana si mangia quello che si vuole mentre negli altri 2 (da qui la denominazione dieta 5:2) si deve attuare una drastica riduzione calorica (Mosley e Spencer indicano 500 kcal giornaliere per le donne e 600 kcal per gli uomini); non si può quindi, a dispetto della terminologia utilizzata, parlare di digiuno vero e proprio quanto, piuttosto, di pseudo-digiuno o quasi-digiuno.
I due autori britannici affermano che attuando quanto proposto dal regime alimentare da loro ideato si otterranno vari benefici, ovvero calo ponderale, aumento della durata della vita, miglioramento delle difese immunitarie e miglioramento delle funzioni cognitive. Altri vantaggi deriverebbero dal fatto che i soggetti che attuano la dieta fast correrebbero minori rischi di contrarre patologie quali demenza senile e morbo di Alzheimer.
Il testo di riferimento fornisce anche consigli sulle modalità di abbinamento dei vari alimenti e sulle modalità di calcolo delle calorie, ma, sostanzialmente, al centro di tutto c’è la restrizione calorica intermittente. Sono usciti anche testi con apposite ricette per chi sceglie di adottare la dieta fast.

La dieta fast è un modello nutrizionale basato sul principio del cosiddetto digiuno intermittente; in pratica, per 5 giorni alla settimana si mangia quello che si vuole mentre negli altri 2 (da qui la denominazione dieta 5:2) si deve attuare una drastica riduzione calorica
Dieta fast – Funziona?
Qualsiasi regime alimentare è in grado di ottenere risultati su determinati soggetti (anche se non su tutti), quindi anche la dieta fast può funzionare. Ma il problema è un altro: è possibile seguire questo regime alimentare per tutta la vita? Fino a quando una persona può sottostare a regole così rigide come quelle imposte dalla dieta 5:2? Non scordiamoci che 600 kcal giornaliere, anche se per soli due giorni, sono veramente pochissime.
La maggior parte dei nutrizionisti sembra essere molto scettica sull’efficacia a lungo termine della dieta fast. Anche il Servizio Sanitario Britannico, che si è occupato dell’efficacia e della scientificità di questo modello nutrizionale, ha concluso che non esiste alcuna prova che la dieta fast funzioni meglio di altri modelli ipocalorici più equilibrati e suggerisce a chi volesse intraprenderla di consultare prima il proprio medico.
Sul fatto che la restrizione calorica sia un fattore in grado di allungare la durata dell’esistenza di un soggetto vi è un sostanziale accordo fra i vari scienziati (si legga a tale proposito il nostro commento Matusalemme era magro, inserito nell’articolo generale La nuova tabella di magrezza), ma non ci sono assolutamente evidenze che attestino il fatto che un regime calorico basato sul digiuno intermittente sia migliore di un regime nutrizionale ipocalorico equilibrato, tant’è che le varie ricerche che vengono continuamente effettuate a questo proposito sono basate su modelli nutrizionali che non prevedono digiuni intermittenti.
Le nostre considerazioni
La dieta fast non è che l’ennesimo tentativo di promuovere un regime alimentare che ottiene qualche risultato in cambio di una grave penalizzazione dell’esistenza. Personalmente ho sempre ritenuto ridicolo non accettare un invito a cena perché “si è a dieta”; il sintomo dell’incapacità di capire veramente che con una dieta sana e esercizio fisico non servono machiavelliche gestioni dei propri pasti.
I risultati della dieta fast sono indiretti e non dipendono dalla dieta stessa. Come già accennato nel paragrafo precedente, si sa già da tempo che una dieta ipocalorica allunga la vita, ma è meglio seguire una dieta naturalmente controllata ed equilibrata per 7 giorni che una dieta “normale” per 5 e poi stare due giorni “a stecchetto”. Anche nel primo caso il peso si riduce, i parametri ematici migliorano ecc., ma la vita non viene penalizzata. Fra l’altro con un’assunzione calorica di 600 (500) kcal al giorno diventa anche complesso praticare attività fisica a medio-alta intensità.
Insomma, una dieta per gente che non ha voglia di fare una seria attività fisica e preferisce quasi-digiunare per due giorni per ottenere qualche provvisorio risultato: alla lunga i due giorni vengono vissuti come frustrazioni, le eccezioni diventano più frequenti e tutto torna come prima.
Dieta fast? No grazie…