Ha senso parlare di dieta per l’insonnia? Molto relativamente. Inutile dilungarsi troppo su tutti gli aspetti relativi a questo serio disturbo del sonno (per approfondimenti si legga l’articolo a esso dedicato, Insonnia); qui, infatti, vogliamo soltanto chiederci se abbia senso tentare un approccio alimentare per la risoluzione di questo problema; la risposta è: dipende.
Una dieta per l’insonnia, infatti, ha una sua ragione d’essere solamente nel caso di insonnia di tipo transitorio, ovvero quel tipo di insonnia le cui cause sono facilmente identificabili e che, talvolta, possono essere relative all’assunzione di determinate sostanze alimentari.
Quando parliamo di altri tipi di insonnia, quelli la cui gravità è più marcata, sperare di risolverli con una dieta ad hoc è decisamente ottimistico per non dire inutile; nella stragrande maggioranza dei casi infatti l’insonnia non dipende dalla dieta, ma da uno stile di vita non propriamente salutistico; invitiamo pertanto a consultare il nostro articolo Stile di vita nel quale è possibile trovare ottimi suggerimenti che possono veramente migliorare la qualità della propria vita e influire in modo decisamente positivo sulla qualità del proprio riposo.
Detto ciò, si deve anche riconoscere che, in alcune persone, determinati alimenti possono creare alcuni problemi relativamente alla qualità del sonno.
Al di là delle cause, che l’insonnia sia un problema che affligge moltissime persone è un dato di fatto; tant’è che alcuni anni fa fece molto notizia la dieta contro l’insonnia che la Coldiretti, l’importante organizzazione degli imprenditori agricoli, stilò per contribuire alla risoluzione di quello che è considerato un vero e proprio problema sociale che inficia non solo lo stato di salute dei cittadini, ma ha notevoli ripercussioni anche sulla produttività a livello nazionale.

Secondo l’ISS “quasi un Italiano su tre dorme un numero insufficiente di ore ed uno su sette riporta una qualità insoddisfacente del proprio sonno”.
Dieta e insonnia: i suggerimenti della Coldiretti
Secondo quanto suggerito dalla Coldiretti, alcuni cibi sono in grado di favorire una migliore qualità del sonno; fra quelli suggeriti vi sono:
- pane
- pasta
- riso
- orzo
- lattuga
- radicchio rosso
- zucca
- rape
- cavoli
- aglio
- formaggi freschi
- uova bollite
- latte caldo
- frutta dolce.
Il suggerimento di pane, pasta, riso e orzo è da ricercarsi nel fatto che questi alimenti contengono un aminoacido essenziale (che deve cioè essere introdotto con la dieta), il triptofano, un precursore della serotonina, sostanza nota come ormone del buonumore.
Il triptofano viene infatti consigliato, tra le altre cose, come sostanza contro l’insonnia. L’indicazione dei vari tipi di verdura è dovuta alle blande proprietà sedative di alcune verdure, mentre il suggerimento di un bicchiere di latte caldo prima di coricarsi (un rimedio peraltro di antica data) è relativo al fatto che esso può agire contro un eccesso di acidità gastrica, un disturbo che può creare alcuni problemi quando ci si appresta al riposo notturno.
A prescindere dagli alimenti consigliati, un valido suggerimento è senza ombra di dubbio quello di cercare di migliorare il più possibile la propria digestione; un processo digestivo lungo e laborioso, infatti, non facilita certo un buon riposo. A questo proposito consigliamo l’attenta lettura del nostro articolo Dieta per la cattiva digestione nel quale è possibile trovare vari suggerimenti su come migliorare la qualità della propria digestione, con tutto ciò che di positivo può conseguirne.
Insonnia: cibi da evitare
Fra gli alimenti sconsigliati vi sono il caffè, il tè e il cacao in quanto contenenti sostanze ad azione stimolante (per esempio la caffeina).
Anche i superalcolici sono sconsigliati; è vero che tali bevande possono indurre il sonno, ma è altrettanto vero che il sonno indotto dalle sostanze alcoliche e superalcoliche è generalmente di cattiva qualità.
Fra i cibi da evitare inoltre vi sono i piatti conditi con pepe, paprika, curry ecc. No anche ai cibi particolarmente ricchi di sale.