Quale dieta per la diarrea? Come spiegato nell’articolo specifico, la diarrea è un disturbo che viene generalmente classificato in ragione della sua frequenza (si è soliti parlare infatti di diarrea acuta, ricorrente e cronica).
Tralasciando i casi più seri, in cui è comunque richiesto un intervento medico, è possibile fornire alcune semplici indicazioni di tipo dietetico atte a gestire al meglio le forme meno gravi di diarrea che, pur non rappresentando un pericolo per la salute, sono certamente molto fastidiose e penalizzanti. È doveroso premettere che il ricorso a farmaci antidiarroici deve essere autorizzato dal proprio medico curante.
Il primo intervento di tipo alimentare deve essere teso alla reintegrazione dei liquidi persi a causa delle scariche diarroiche, quindi acqua, eventualmente addizionata con un po’ di zucchero, sale, bicarbonato e succo di limone oppure tè leggermente diluito.
Le bevande non devono essere né troppo calde né troppo fredde; si evitino alcolici, superalcolici, cacao, caffè e tè forte.
Per quanto riguarda il latte, indipendentemente dalla tolleranza individuale, si consiglia di evitarne l’apporto, soprattutto nella fase acuta del disturbo.

I dolori addominali sono una delle manifestazioni associate alla diarrea
Dieta per la diarrea – Cibi da evitare
Oltre alle bevande citate nel paragrafo precedente, gli alimenti sconsigliati sono i seguenti:
- aglio, broccoli, carciofi, cavoli, ceci, cime di rapa, cipolla, fagioli, fave, legumi, lenticchie, piselli, ravanelli, sedano
- avocado, cachi, cocco, datteri, fragole, fichi, frutta secca, lamponi, mandorle, more, nocciole, noci, pinoli, pere, prugne, ribes, uva
- cibi a base di farine integrali
- cibi a base di salse piccanti, mostarda, senape, spezie ecc.
- dolciumi (freschi o secchi)
- formaggi fermentati
- lardo, pancetta, strutto e condimenti grassi in genere
- pane integrale, mollica di pane bianco
- salumi
- uova fritte e fritture in genere.
Diarrea – Cosa mangiare
I cibi che possono essere consumati senza particolari problemi sono:
- albicocche, ananas, banana, limone, mele, pesche, pompelmo
- bresaola, prosciutto sgrassato (cotto o crudo)
- carni magre (manzo, pollame, vitello ecc.)
- carote, lattuga, patate, spinaci (nella fase acuta del disturbo, la verdura dovrebbe essere consumata preferibilmente previa cottura)
- formaggi non fermentati (crescenza, fontina, mozzarella, ricotta, robiola)
- pane bianco tostato, pane bianco senza mollica, fette biscottate
- pasta non integrale, riso, semolino
- pesce lesso o ai ferri
- uova in camicia.
Per quanto riguarda i condimenti, si raccomanda di non eccedere con quelli grassi ed eccessivamente elaborati. Ci si limiti a usare, sempre con la dovuta moderazione, olio extravergine di oliva.
Diarrea e fermenti lattici
L’uso di alimenti a base di fermenti lattici non trova tutti concordi, c’è chi li consiglia caldamente e chi altrettanto caldamente li sconsiglia, la raccomandazione che facciamo è quindi quella di consultarsi con il proprio medico curante.
Consiglio generale
Ogni patologia o disturbo di minore importanza (e la diarrea in molti casi fa parte di questa categoria) possono essere decisamente meglio gestiti se il soggetto ha un buon stile di vita. L’alimentazione quindi è un’arma in più che è tanto più potente quanto più si vive meglio.
Per esempio, è decisamente inutile occuparsi di mangiare bene se poi si fuma, si ha una vita totalmente sedentaria, ci si concede troppo spesso agli alcolici ecc.