La dieta del minestrone è un regime alimentare che è stato messo a punto alcuni anni fa nel Sacred Memorial Hospital di St. Louis (USA) per i pazienti cardiopatici obesi in attesa di essere sottoposti a operazione chirurgica. Nelle intenzioni degli ideatori, un ciclo ha la durata di una settimana e, comunque, non può assolutamente superare le due settimane. Non è infatti un regime alimentare equilibrato o sostenibile a lungo termine; la dieta del minestrone è stata ideata soltanto con intenti terapeutici; è infatti finalizzata a un dimagrimento drastico applicabile a tutti quei in casi in cui, per salvaguardare la salute del paziente, è importante sia eliminare una buona quota di grasso viscerale in eccesso sia di migliorare alcuni parametri metabolici quali glicemia, trigliceridi, colesterolo, pressione arteriosa ecc. Come spesso accade, però, molti hanno pensato di “prendere a prestito” l’idea e suggerire questo regime alimentare anche per coloro che non devono sottoporsi a un intervento chirurgico, ma vogliono però perdere molto peso in brevissimo tempo.
Esistono molte varianti di questo tipo di dieta, ma tutte sono caratterizzate dalla presenza quotidiana del minestrone; le versioni più drastiche prevedono solo questo alimento (assieme alla frutta), quelle più permissive consentono l’aggiunta, dopo i primi giorni, di altri alimenti come yogurt, carne e pesce.
Dieta del minestrone – Come funziona?
La dieta del minestrone è una dieta a tema, si basa cioè su un alimento principale (il minestrone, appunto). Tale alimento, pur essendo notevolmente ipocalorico, è però abbastanza variabile (un conto è prepararlo con sole verdure, altro è inserire patate e legumi). Alcune ricette tradizionali poi prevedono tra gli ingredienti anche l’olio, il che fa sicuramente lievitare le calorie.
Nelle diete del minestrone che compaiono in Rete e sulla stampa specializzata generalmente la ricetta di preparazione del piatto principale è lasciata a discrezione di chi cucina, con notevole varianza dell’apporto calorico. Anche le versioni più restrittive prevedono fin dal primo giorno, oltre al minestrone, tè non zuccherato (!), frutta e verdura, generalmente a volontà (escluse uva e banane).
Nelle versioni proposte, la dieta del minestrone promette una perdita di peso assoluta (cioè a prescindere dal peso iniziale), veloce (al massimo 2 settimane), stimata in circa 7-8 kg. Una promessa di questo tipo è quanto di meno scientifico si possa sostenere (si veda a questo proposito l’articolo sulla velocità di dimagrimento).
Secondo i sostenitori di questa dieta, a causa del drastico calo di peso promesso, è consigliata solo a chi è in grave sovrappeso.
Per quanto riguarda il mantenimento, i consigli in proposito sono molto vaghi, alcuni propongono lo stesso schema alimentare, ammettendo una notevole quantità di frutta e verdura nella prima fase, nella seconda fase si aumentano le proteine (di quanto? per quanto tempo?) e in una terza fase si aumentano di nuovo i carboidrati.
Ricetta del minestrone
Un’idea per la preparazione di un minestrone.
Ingredienti per 4-6 persone
- 150 g di fagioli borlotti secchi
- 100 g di pomodoro da sugo o passata
- mezza cipolla
- 60 g di carote
- 30 g di coste di sedano
- 150 g di patate
- 200 g di cavolfiore
- un broccolo
- foglie di bieta
- due cucchiai di olio extravergine di oliva
- sale q.b.
Procedimento – Si mettano a bagno i fagioli borlotti e si lascino in acqua per circa 12 ore. Si mondino tutte le verdure e le si taglino in cubetti della medesima grandezza. Dai pomodori si tolgano buccia e semi dopodiché si taglino a strisce.
Mettere a soffriggere la cipolla sminuzzata, le carote e il sedano dopodiché, quando la cipolla sarà appassita, si uniscano tutte le altre verdure della ricetta tranne le strisce di pomodoro.
Si irrorino le verdure con un litro e mezzo di acqua leggermente salata e, dalla bollitura, si lasci cuocere per almeno un paio di ore e mezzo a fuoco moderato avendo cura di mescolare frequentemente il tutto. Se è necessario si aggiunga un po’ d’acqua tiepida.
Finita la cottura si aggiunga il pomodoro e si sali (se necessario).
Se si vuole che il minestrone sia più denso, se ne prenda un quarto, lo si frulli e poi lo si rimetta nella pentola facendo cuocere il tutto ancora per 5 minuti.
Servire ben caldo.
I punti deboli
I punti deboli della dieta del minestrone sono davvero tanti; praticamente tutte le caratteristiche di questo regime alimentare sono negative.
Non si calcolano le calorie – La dieta del minestrone, anche nelle versioni più particolareggiate, non prevede il calcolo delle calorie, neppure in una forma approssimata. L’aggiunta di indicazioni vaghe come “frutta e verdura a piacere” rischia di essere un boomerang, in quanto il soggetto, fortemente penalizzato dal regime alimentare punitivo, si può “buttare” sulla frutta senza alcun controllo, nella convinzione che “la frutta non ingrassa” (!). Inoltre, in tutte le varianti proposte, la colazione risulta fortemente penalizzata (solo un caffè o al più frutta e/o due fette biscottate con marmellata).
Ripartizione errata dei macronutrienti – Eccezion fatta per l’aggiunta di piccole porzioni di yogurt e due piatti di carne e pesce cotti a vapore (in sette giorni), la dieta del minestrone è completamente sbilanciata a favore dei carboidrati, con apporto quasi nullo di grassi e pochissime proteine. Una simile ripartizione è un grave errore alimentare, penalizza i muscoli e rende la dieta una sofferenza, a causa della bassissima sazietà.
Demonizza alcuni cibi – Come tutte le diete a tema, anche la dieta del minestrone trasmette l’idea errata che sia sufficiente basarsi su un solo cibo (o pochissimi cibi), escludendone completamente altri, per avere successo nel calo di peso. In questo caso i cibi buoni sono frutta, verdura e, negli ultimi tre giorni delle versioni più “umane”, yogurt e carne o pesce cucinati al vapore (anche se in quantità limitata).
Non trasmette un’educazione alimentare – Chi segue la dieta del minestrone vuole vedere risultati immediati e di notevole importanza (3,5-4 kg a settimana sono parecchi), anche se il calo ponderale non è rapportato al peso di partenza del soggetto, ma è indicato in senso assoluto. Inoltre, visti i punti precedenti, non consente di imparare a cibarsi in modo corretto, ma propone solo un regime estremamente punitivo, completamente errato dal punto di vista alimentare, indicato come la ricetta magica per perdere peso. Al termine della dieta, se il soggetto è riuscito ad applicarla per 15 giorni, non ha imparato nulla su quali siano gli alimenti necessari, la loro corretta ripartizione ecc.
Alcune banalità e luoghi comuni citati nelle fonti che descrivono queste diete sono poi veramente avvilenti, come il consiglio di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno (non basta quella assunta con tutto quel minestrone?!).
Bassissima sazietà – A causa della monotonia dei piatti e dello sbilanciamento marcato a favore dei carboidrati, la dieta del minestrone risulta altamente poco saziante e frustrante, praticamente una sofferenza continua.
Relativamente all’esercizio fisico, questo non fa parte delle indicazioni precise della dieta del minestrone anche se compare spesso un generico e vago “sarebbe opportuno associare alla dieta un moderato esercizio fisico”.

La dieta del minestrone è una dieta a tema, si basa cioè su un alimento principale (il minestrone, appunto)