Dieta e allattamento: l’argomento è di un certo interesse perché l’allattamento non può essere definito esattamente come una condizione ordinaria; ha quindi senso, anche nel caso di un regime alimentare equilibrato, pensare a leggeri aggiustamenti della dieta.
In linea di massima, si può tranquillamente affermare che durante il periodo dell’allattamento non si deve mettere in atto una dieta specifica; è però vero che si devono adottare alcune precauzioni e accorgimenti dietetici durante il periodo in cui si allatta un bambino; precauzioni e accorgimenti che però sicuramente non sconvolgono l’abituale regime alimentare (se questo è ovviamente un regime alimentare equilibrato!).
Quanto si consuma per l’allattamento
Si ritiene, praticamente in modo unanime, che il dispendio energetico riferibile all’allattamento al seno possa essere quantificato in circa 500 kcal pro die. Per questo motivo è considerato opportuno che l’apporto calorico giornaliero tenga conto di questo dispendio supplementare.
In passato si suggeriva di utilizzare fonti di carboidrati per fornire l’aumentato bisogno calorico, mentre adesso si raccomanda che le fonti di tale quota energetica siano rappresentate da latte e latticini.
A prescindere da questa supplementazione calorica, la cosa importante è che la dieta durante l’allattamento sia varia ed equilibrata. Nel nostro sito i suggerimenti in tal senso sono numerosi ed è possibile reperire diversi consigli consultando la nostra sezione Alimentazione.
Ovviamente, la sopra riportata quantificazione del costo energetico imputabile all’allattamento è da considerarsi un dato che, a seconda delle condizioni psicofisiche della nutrice, può subire variazioni anche notevoli. È quindi buona norma chiedere consiglio al proprio medico riguardo a eventuali aggiustamenti di tale valore.
Consigli su metodi di cottura e alimenti
Se durante la gravidanza la dieta non è stata corretta, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo, è opportuno provvedere a riequilibrare la situazione. In linea generale è possibile consumare sia cibi freschi che cibi surgelati, l’importante è che i metodi di cottura scelti per la loro elaborazione siano abbastanza semplici; andranno quindi evitate modalità di cottura quali il friggere o il grigliare.

L’allattamento al seno è il metodo naturale di alimentazione di un bambino dalla nascita allo svezzamento.
Dieta e allattamento – Cibi da evitare
Molti autori suggeriscono di non esagerare con l’uso delle spezie e con i cibi particolarmente aromatici; il consiglio ha un suo fondamento; in effetti, molti neonati non sembrano gradire particolarmente il latte materno se questo appare loro eccessivamente aromatizzato o saporito. Di qui il consiglio di evitare oltre alle spezie particolarmente aromatiche (curry, zenzero, noce moscata, pepe ecc.) anche quegli alimenti che possono conferire al latte materno un sapore sgradevole (aglio, asparagi, carciofi, cavolo, cipolla, funghi, gorgonzola, peperoni, scalogno ecc.), anche se non è il caso di demonizzarli oltre misura perché, a onor del vero, molti lattanti si adattano a essi in tempi ragionevoli.
Un altro consiglio è quello di evitare qui cibi che, perlomeno potenzialmente, sono da ritenersi allergizzanti, vedasi per esempio quelli ricchi di istamina o quelli istamino-liberatori; fra questi ricordiamo per esempio le arachidi, la cioccolata, i crostacei, i formaggi fermentati, le fragole, la frutta secca ecc.
Si consideri inoltre che, anche se questo non è un consiglio di tipo dietetico, che è bene evitare di assumere farmaci che possono passare nel latte materno (è per esempio il caso dell’acido acetilsalicilico – ovvero la comune aspirina -, di farmaci a base di rabarbaro, di medicinali a scopo lassativo ecc.), ovviamente se tale assunzione non è strettamente necessaria.
Un altro consiglio non dietetico, ma sicuramente opportuno è quello di abolire il fumo di sigaretta. L’abolizione del fumo dovrebbe essere un must per chi aspira a un buon stile di vita; la nutrice che non è riuscita a smettere di fumare nemmeno durante i mesi della gravidanza dovrebbe cogliere la particolare occasione del momento per dire basta alla deleteria dipendenza da nicotina; i motivi per smettere di fumare sono numerosi e tutti decisamente validi.
I cibi conservati con nitriti e nitrati dovrebbero essere assolutamente evitati a prescindere dalla condizione di allattamento. La nostra posizione a questo proposito è spiegata in modo molto esauriente nell’articolo Nitriti e nitrati.
Altri cibi e bevande che dovrebbero essere consumati con moderazione sono quegli alimenti, come i fagioli, i lieviti e le bevande gassate, che favoriscono la formazione di gas intestinale; questi cibi, infatti, secondo alcuni autori, potrebbero aumentare il rischio che il bambino soffra di coliche (le coliche del neonato sono un evento abbastanza comune, ma sulle loro cause non è stata fatta ancora del tutto chiarezza; sul ruolo attivo dell’alimentazione materna, buona parte degli autori sono invero piuttosto scettici).
Occorre una certa moderazione anche nel consumo di caffè e alcolici. I superalcolici dovrebbero essere invece aboliti del tutto.
Un regime alimentare equilibrato unito agli accorgimenti suggeriti condizionerà in modo positivo la secrezione lattea con altrettanto positive ripercussioni su madre e figlio. Se la secrezione lattea si mantiene a buoni livelli il neonato godrà di tutti i vantaggi che derivano dall’allattamento naturale. A questo proposito invitiamo alla lettura del nostro articolo Allattamento nel quale si illustrano tutti i lati positivi che possono derivare dal cosiddetto allattamento al seno esclusivo.
I fattori che influiscono sulla buona crescita del bambino sono numerosi e non possono essere tutti fatti risalire all’allattamento, è però innegabile che questo gioca un ruolo fondamentale nel corretto sviluppo del neonato e una dieta adeguata da parte della madre è un’ottima strategia per far sì che esso sia condotto nel miglior modo possibile.