Quale dieta per i calcoli renali? Prima di entrare nel vivo dell’argomento è necessaria una brevissima premessa relativa al disturbo in questione.
La calcolosi renale (anche nefrolitiasi) è una patologia caratterizzata dalla formazione di piccole masse (i cosiddetti calcoli) costituite da acido urico e cristalli di sali di magnesio, ammonio e calcio (la gran parte dei calcoli renali contiene calcio e di questo l’80% è sotto forma di ossalato di calcio in forma pura o associata a fosfato di calcio). I calcoli si generano per la mancata eliminazione di sostanze minerali che, in condizioni non patologiche, avviene per mezzo delle urine; si formano nei reni, ma possono anche spostarsi nelle vie urinarie o nella vescica. Per maggiori approfondimenti sull’argomento rimandiamo comunque al nostro articolo Calcoli renali (calcolosi renale)
Calcoli renali – Il ruolo della dieta
Non è affatto chiaro il ruolo della dieta sulla formazione dei calcoli. Analizziamo la situazione per punti.
Ossalati e calcio – Si parla spesso di limitare l’apporto di ossalati con l’alimentazione, ma la situazione è molto complessa. Infatti l’assorbimento di ossalati non è proporzionale solo al contenuto dei cibi assunti (peraltro il contenuto di certi alimenti dipende dalla coltivazione, dalla varietà, dalla lavorazione ecc.), ma anche alla capacità di assorbimento del soggetto e a fattori predisponenti. Se da un lato molti autori spingono per una netta riduzione dell’assunzione di calcio (riduzione che però potrebbe portare ad altri problemi come, per esempio, l’osteoporosi), altri sostengono che l’assunzione di 1,2-1,6 g di calcio al giorno attraverso latte e derivati rallenta le recidive.
Vitamina C – Non chiaro nemmeno il ruolo della vitamina C: alcuni studi indicano che 4 g di vitamina C al giorno (una dose molto elevata) favoriscono la formazione di calcoli (quelli costituiti da ossalato di calcio), altri non confermano tale ipotesi; da sottolineare che negli agrumi è presente vitamina C, ma nello stesso tempo acido citrico che scioglierebbe i calcoli.
Sale da cucina – Tutti concordano sull’opportunità di una riduzione del sale da cucina che aumenta la concentrazione del calcio nelle urine.
Acqua – Viene generalmente raccomandata una corretta idratazione; infatti l’unico metodo di prevenzione della calcolosi renale sembra consistere in un significativo apporto giornaliero di liquidi, in particolar modo di acque oligominerali.
Alcune fonti consigliano di bere 2-3 litri di acqua al giorno, ma tale pratica andrebbe seguita rigorosamente solo per i casi in cui appare chiara una netta predisposizione del soggetto alle recidive. Per i casi meno gravi, è conveniente bere normalmente, aggiungendo 300-500 ml di acqua in un’occasione particolare della giornata, per esempio la colazione (succhi di frutta ipocalorici).
Alcol – L’escrezione renale di acido urico ed ossalati è aumentata dal consumo di bevande alcoliche e superalcoliche.
Carne – Un regime alimentare particolarmente ricco di carne, e quindi di proteine, potrebbe favorire una calcolosi renale di tipo urico; le diete particolarmente ricche di proteine infatti rendono più acide le urine e ciò determina un incremento della quota di eliminazione di calcio e di acido urico nonché un abbassamento di quella dei citrati (sostanze che impediscono la precipitazione di questi sali); quindi, qualora sussista una predisposizione alla calcolosi renale di tipo urico è opportuno porre un limite al consumo di cibi ricchi di purine (acciughe, aringhe, fegato, rognone, sardine ecc.). Va comunque ricordato che anche un’alcalinizzazione eccessiva delle urine non è positiva in quanto può facilitare la precipitazione dei fosfati di calcio. Il consumo di carne quindi non deve essere abolito, bensì valutato con attenzione.
Dolciumi – Un consumo eccessivo di dolci (e conseguentemente di zuccheri) incrementa l’eliminazione di calcio nelle urine; ne consegue un aumento del rischio di formazione di calcoli renali (il cacao, per esempio, è particolarmente ricco di ossalati).
Fibre – In presenza di calcoli renali è opportuno assumere una quantità adeguata di fibre; infatti l’acido fitico contenuto negli alimenti quali verdura, frutta e cereali integrali si lega con il calcio e forma composti non solubili e non assorbibili.

L’unico metodo di per prevenire la formazione di calcoli renali consiste in un apporto giornaliero significativo di liquidi, in particolar modo di acque oligominerali.
Calcoli renali – Dieta
Considerato quando riportato nei paragrafi precedenti, a livello di indicazioni generali, una strategia dietetica deputata alla prevenzione della formazione di calcoli renali potrebbe essere la seguente:
- adeguata idratazione
- riduzione dell’uso del sale da cucina e nel consumo di alimenti particolarmente salati; per gli sportivi riduzione degli integratori salini
- riduzione del consumo di carni conservate e di certi tipi di pesce
- riduzione del consumo di alimenti particolarmente ricchi di ossalati
- adeguato consumo di alimenti ricchi di fibre.
Riguardo agli alimenti da evitare o da limitare è importante limitarsi a quelli critici per chi ha avuto diversi episodi, onde evitare di escludere praticamente tutto dalla dieta! Segnaliamo pertanto:
- carne (affumicata, conservata, insaccata)
- salumi
- fegato
- rognone
- alcuni tipi di pesce (alici, aringhe e sardine)
- crostacei e molluschi
- cacao e cioccolato
- caffè, tè e bevande gassate in genere
- asparagi, barbabietole, bieta, cardi, cavoli, fagioli, fave, lenticchie, piselli, spinaci, rabarbaro, sedano, indivia, scarola, porro
- fragole, lamponi, ribes e altri frutti di bosco
- frutta secca
- alcolici e superalcolici.