La dieta mediterranea può essere una dieta dimagrante, cioè un regime alimentare che evita il sovrappeso? Secondo i dati 2018 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), no, tanto che un articolo del The Guardian ha titolato “La dieta mediterranea è morta; i bambini della regione sono i più grassi d’Europa”.
La dieta mediterranea dimagrante per i bambini
L’articolo di Joao Breda ha sollevato diverse interpretazioni perché al suo interno era riportata la dichiarazione dell’autore che cercava di salvare in extremis la dieta mediterranea. Secondo Breda (il cui nome portoghese sa molto di partigianeria per la dieta in questione) “i ragazzi delle zone mediterranee non seguirebbero più la dieta mediterranea, fatta di frutta, olio e pesce”. Ridurre la dieta mediterranea a frutta, olio e pesce dimostra una scarsa conoscenza della primitiva formulazione di Keys. Del resto, anche chi è a digiuno di scienza dell’alimentazione difficilmente crederebbe che i nostri nonni del Sud Italia rinunciassero a pane, pizza, formaggi (la mozzarella!), vino, confetture e quant’altro, tutti alimenti che, se assunti in quantità superiori al fabbisogno calorico, portano al sovrappeso esattamente come le bibite zuccherate o i cibi spazzatura. Del resto, Breda è in buona compagnia: se cercate in Rete la piramide alimentare mediterranea troverete talmente tante interpretazioni che arriverete a concludere che, in realtà, la dieta mediterranea… non esiste.
I dati e il buon senso perorano l’interpretazione letterale del titolo: a Cipro il 43% dei bambini è in sovrappeso, in Spagna, Grecia e Italia siamo comunque oltre il 40%.
Negli anni ’50 le regioni mediterranee godevano comunque di un certo benessere (non erano cioè Paesi africani dove si moriva di fame) e potevano essere assimilati a Paesi più avanzati; con la differenza non marginale che erano regioni povere, dove la gente per vivere decentemente doveva ancora svolgere pesanti lavori manuali. In parole povere, il consumo calorico della media della popolazione era molto più elevato che in altre regioni dove un certo grado di benessere aveva già contagiato la società.

Secondo un sondaggio il 50% degli italiani seguirebbe la dieta mediterranea, dato decisamente bocciato dai risultati (sovrappeso, obesità, patologie cardiovascolari ecc.)
Anche Breda arriva alle stesse conclusioni puntando il dito sull’attuale inattività fisica: “Negli anni ’60 a Creta un uomo andando su e giù per la montagna aveva un fabbisogno di 3.500 calorie”. Noi aggiungiamo che, con tale dispendio calorico, non sarebbe stato in sovrappeso anche se avesse mangiato tutti i giorni da McDonald’s (magari sarebbe morto per altre patologie legate alla scarsa qualità cibo, ma non sarebbe stato in sovrappeso).
Non a caso i Paesi dove i bambini sono meno obesi sono il Tagikistan, il Turkmenistan e il Kazakistan, Paesi che si trovano nelle condizioni del Sud Italia degli anni ’50-’60, cioè abbastanza progrediti, ma non troppo da evitare pesanti lavori, anche minorili.
Fra i Paesi avanzati con minore grado di sovrappeso infantile, lo studio cita Francia, Lettonia, Irlanda e Danimarca con percentuali attorno al 10%. Dubito che un bambino francese mangi in modo molto diverso da un italiano e il buon senso ci dice che in Francia lo sport è molto più praticato e incentivato che in Italia dove una giustificazione nell’ora di educazione fisica è vista ancora come una “furbata”, sia dai ragazzi, sia dai genitori troppo preoccupati che il “loro bambino sudi e si ammali”.
Dieta mediterranea dimagrante negli adulti
L’argomento è affrontato in dettaglio nell’articolo generale della dieta mediterranea. Lì troverete anche una soluzione, la dieta italiana che non è altro che la versione scientificamente corretta (cioè non solo qualitativa, ma anche quantitativa) della dieta mediterranea.
Santificare la dieta mediterranea senza numeri, come fanno i dietologi in tv e sui giornali, vuol dire di fatto diseducare la popolazione e aumentare l’esercito dei bambini obesi e in sovrappeso.