Il surrogato vegetale dello yogurt a base di soia (comunemente, ma impropriamente, detto yogurt di soia, soia yogurt o soygurt) è un alimento che viene ricavato dal surrogato vegetale del latte a base di soia e che può rappresentare un’alternativa al tradizionale yogurt a base di latte di origine animale. Nel nostro Paese, e in generale nel resto del mondo, il consumo di questo alimento non è particolarmente diffuso, ma è ormai reperibile nella quasi totalità degli esercizi alimentari di un certo livello.
Proprietà
Lo yogurt di soia contiene gli stessi fermenti batterici utilizzati per la preparazione dello yogurt classico (vale a dire il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus), ma le sue caratteristiche nutrizionali sono diverse; in esso non sono presenti il lattosio, le proteine del latte vaccino, il colesterolo e i grassi animali; rispetto allo yogurt intero è meno calorico; vi si trovano tracce di lecitina di soia e fitosteroli.
Le caratteristiche elencate lo rendono un alimento in grado di soddisfare alcune problematiche nutrizionali (possono consumarlo sia i vegani che gli ovovegetariani), salutistiche (può essere consumato da persone affette da fenilchetonuria e da coloro che soffrono di allergia o intolleranza al lattosio nonché da chi è affetto da ipercolesterolemia) ed etico-religiose (è un alimento che gli ebrei possono consumare tranquillamente, diversamente dal latte di origine animale che non può essere consumato insieme ad altri cibi).
Yogurt di soia – Calorie
L’apporto energetico di 100 g di surrogato vegetale dello yogurt a base di soia si aggira sulle 70 calorie.

Lo yogurt di soia contiene gli stessi fermenti batterici utilizzati per la preparazione dello yogurt classico
Yogurt di soia fatto in casa
La preparazione casalinga dello yogurt a base di soia è piuttosto semplice ed è essenzialmente paragonabile a quella dello yogurt di latte vaccino.
Occorre innanzitutto procurarsi un litro di surrogato vegetale del latte a base di soia e una coltura mista starter biologici, per la precisione Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus. In alternativa si può optare per un surrogato già fermentato. La procedura da seguire è la seguente.
Innanzitutto si scaldi fino ebollizione il litro di surrogato, mantenendo il bollore per una decina di minuti, dopodiché lo si faccia raffreddare in quando arriva a una temperatura di 42 °C.
A questo punto si versi il latte in un contenitore di vetro sterilizzato e si aspetti fino a quando non si formerà una pellicola superficiale. Si aggiunga ora la coltura starter (o, in alternativa, due cucchiai di soia al naturale stemperati in un po’ di surrogato vegetale del latte a base di soia) cercando di non rovinare troppo la pellicola che si è formata in superficie.
Ora si chiuda il contenitore e si lasci riposare il preparato per lo yogurt di soia a 42-42 °C per circa 12 ore.
Una volta terminata questa fase si recuperino dei fermenti lattici che torneranno utili per una successiva produzione di surrogato vegetale, si rimuova poi il siero affiorato e si conservi il tutto in frigorifero al massimo per una settimana.