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Olio di mais

L’olio di semi di mais (più popolarmente, olio di mais) viene estratto dal germe contenuto nelle cariossidi del mais (Zea mays L.), una pianta appartenente alla famiglia delle Poacee (o Graminacee). La resa non è elevatissima (circa il 20%), ma l’estrazione dell’olio e la sua successiva commercializzazione sono comunque convenienti (il mais viene soprattutto utilizzato per l’estrazione di amido).

Prima della raffinazione l’olio di mais ha un colore piuttosto scuro, rosso ambrato; dope essere stato raffinato, invece, acquisisce un colore molto chiaro e limpido e un sapore neutro.

L’olio di mais è largamente impiegato per l’alimentazione umana grazie anche a intensive e indovinate campagne pubblicitarie iniziate negli anni ’70 del secolo scorso che ne esaltavano un’azione protettiva nei confronti delle patologie cardiovascolari e le sue proprietà rivitalizzanti (molti ricorderanno la pubblicità con l’attore Nino Castelnuovo che saltava agevolmente una staccionata e il celebre slogan “mangiar bene per sentirsi in forma”).

Impieghi alimentari dell’olio di mais

Secondo un luogo comune duro a morire, gli oli di semi sono i più adatti per friggere. In realtà, non è così (per approfondire si leggano: La frittura, La scelta dell’olio e Il punto di fumo); a prescindere da questioni economiche, la scelta migliore resta sempre l’olio extravergine di oliva; l’olio di semi di mais può rappresentare un’alternativa, ma non certo un miglioramento (il suo punto di fumo va dai 160 °C per l’olio non raffinato ai 230 °C di quello raffinato). Detto per inciso, anche senza scomodare l’olio di oliva, già gli stessi oli di arachide o di girasole sarebbero da preferire a quello di mais nelle fritture.

Del resto, a onor del vero, va detto che nei messaggi pubblicitari l’utilizzo indicato è sempre stato quello “a crudo” (il classico condimento dell’insalata, per esempio).

Ricordiamo comunque, al di là di altre considerazioni, che l’elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi rende gli oli di semi meno stabili rispetto a quelli con un maggior contenuto di acidi grassi monoinsaturi creando quindi diversi problemi a livello di durata e di conservazione.

La composizione media in acidi grassi di un noto olio di semi di mais (l’Olio Cuore) è la seguente:

  • acido palmitico 12,00%
  • acido palmitoleico 0,20%
  • acido stearico 2,00%
  • acido oleico 28,00%
  • acido linoleico 56,00%
  • acido linolenico 0,91%
  • acido arachico 0,45%
  • acido eicosenoico 0,32%
  • acido beenico 0,12%.

Come si vede, più della metà di acidi grassi sono rappresentati dall’acido linoleico, un acido grasso polinsaturo non particolarmente utile perché antagonista degli omega 3 (nota: serve, ma non in quantità elevata). Si rimanda all’articolo Gli acidi grassi essenziali per reperire informazioni più dettagliate al riguardo.

Il suo contenuto di vitamina E è buono, ma non eccezionale (17 mg ogni 100 g di prodotto), decisamente inferiore a quello, per esempio, dell’olio di semi di girasole.

Olio di mais - Fa bene o fa male?

In ambito alimentare, l’olio di mais deve essere considerato un olio di seconda scelta

L’olio di mais apporta meno calorie?

Un altro luogo comune relativo ai vari oli di semi riguarda il loro apporto calorico; molti infatti li ritengono oli dietetici (in contrapposizione all’ipercalorico olio di oliva), ma si tratta di una convinzione del tutto errata dal momento che dal punto di vista energetico tutti gli oli sono pressoché equivalenti (circa 890 kcal/100 g); ciò che inganna i consumatori è che, alcune volte, viene indicato l’apporto calorico per 100 ml.

In generale si può quindi affermare che, fermi restando i vincoli calorici, l’uso di olio di semi di mais può essere una buona scelta quando lo si utilizzi per condimenti a crudo.

Altri utilizzi

In ambito cosmetico l’olio di mais viene utilizzato per la preparazione di vari prodotti fra cui creme dopo sole, creme nutrienti per pelli sensibili e secche, base di olio per massaggi e saponi.

Nell’ambito delle energie rinnovabili, l’olio di mais viene sfruttato per la produzione di bioetanolo e di biocombustibile.

In ambito alimentare, l’olio di mais deve essere considerato un olio di seconda scelta.

INFO AL.  – Proteine: 0; grassi: 100; carboidrati per differenza: 0 (fibre: 0); ceneri: 0; acqua: 0; colesterolo: 0; sodio: 0; calorie: 884.

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