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Frutta e verdura di stagione: novembre

Frutta e verdura di stagione a novembre: come regolarsi per l’acquisto? Le possibilità in questo mese dell’anno sono veramente tante e chi ama queste tipologie di alimenti non ha che l’imbarazzo della scelta.

Iniziamo quindi la nostra rassegna partendo dalla frutta.

Frutta di stagione a novembre

Nel mese di novembre si possono acquistare moltissimi tipi di frutta.

Arance – Un frutto che può essere consumato sia fresco sia sotto forma di spremute.

Avocado – A differenza della maggior parte dei frutti freschi, l’avocado ha un contenuto lipidico abbastanza elevato, ciò impone quindi una valutazione attenta delle quantità da assumere.

Banane – Oltre al consumo come frutta fresca, le banane sono utilizzate in ambito culinario per preparare budini, dessert di vario tipo (uno piuttosto famoso è la banana flambé), gelati e sorbetti, macedonie e mousse.

Cachi – Il cachi viene spesso consumato al naturale; i frutti che hanno la polpa molto tenera possono essere consumati, dopo aver tagliato in due il frutto, estraendo la polpa con un cucchiaino da caffè, a mo’ di un gelato. Può inoltre essere utilizzato per la preparazione di macedonie oppure per insaporire lo yogurt o anche per preparare conserve o confetture.

Castagne – Le castagne possono essere utilizzate nella preparazione di varie pietanze, oppure possono essere consumate direttamente, sia bollite in acqua e sale (ballotte), sia cotte in apposite padelle forate (caldarroste, meno digeribili a causa delle inevitabili imperfezioni della cottura).

Cedri – Il consumo fresco di questo frutto non è particolarmente diffuso a motivo del suo sapore acidulo. In ambito culinario lo si impiega soprattutto per la preparazione di frutta candita e bibite (cedrata).

Fichi d’India – I fichi d’India contengono una polpa succosa e ricca di piccoli semi, dal sapore dolciastro. Possono essere mangiati al naturale, ma sono utilizzati anche per la preparazione di marmellate, oppure essiccati.

Kiwi – I kiwi vengono soprattutto consumati freschi, ma possono anche essere utilizzati per la preparazione di conserve, macedonie, marmellate, sciroppi e succhi.

Limoni – Tipico l’utilizzo del limone nella preparazione delle macedonie di frutta; oltre a insaporirle, fa sì che gli altri frutti non anneriscano.

Mandaranci – Esistono molte varietà di mandarancio; alcune di esse sono più simili agli aranci, altre hanno conservato caratteristiche più vicine a quelle dei mandarini anche se, a onor del vero, le differenze non sono particolarmente significative.

Mandarini – Il mandarino è un frutto estremamente ricco di carboidrati (quasi il 18%) e con un indice di sazietà non troppo elevato. È quindi consigliabile non abusarne.

Melagrane – La melagrana ha uno scarso valore alimentare in quanto è reperibile solo da settembre a novembre. Con il succo si prepara una bevanda dissetante, la granatina.

Mele – La mela è forse il frutto più valutato dalla moderna dietologia. La mela viene consumata sia cruda (più comunemente) che cotta e da essa si possono estrarre vari succhi. A differenza di molti altri frutti, nella mela non è presente un quantitativo particolarmente alto di vitamina C.

Noci – In cucina le noci possono essere utilizzate, oltre che per il consumo diretto, anche per la preparazione di salse di vario tipo e prodotti da forno.

Papaya – La papaia è generalmente molto apprezzata per il suo sapore che è una via di mezzo fra quello dell’albicocca e quello del melone.

Pere – La pera è uno dei frutti più apprezzati per il suo sapore e per la sua succosità.Le pere fresche hanno azione lassativa e diuretica; la loro digeribilità è ottima e sono molto adatte anche all’alimentazione di bambini e persone anziane.

Pompelmo – Il pompelmo ha una polpa molto succosa, dal sapore amarognolo-acidulo e con un colore che varia a seconda delle varietà (fra le più apprezzate ricordiamo la White Marsh, la Marsh Pink, la Yarden Red, la Sunrise e la Ruby Red).

Uva – Oltre che essere consumata al naturale, l’uva può servire per preparare dolci, marmellate e sorbetti.

Frutta e verdura novembre

Il re del mondo vegetale di novembre è il fungo, in particolare il porcino

Verdura di stagione a novembre

Anche per quanto riguarda le verdure si hanno a disposizione molte possibilità.

Aglio – Decisamente sottovalutato perché si pensa che sia poco digeribile o che copra i sapori, in cucina l’aglio trova il suo maggior impiego in salse, nel pesto e nelle bruschette.

Barbabietole – La barbabietola può essere consumata in molti modi, cruda oppure a fette o grattugiata, condita con olio extravergine di oliva, sale, pepe e aceto; è possibile inoltre cuocerla e consumarla sia calda che fredda; le foglie possono essere lessate e preparate allo stesso modo degli spinaci.

Bietola da costa – La bietola da costa viene utilizzata soprattutto lessa oppure per la preparazione di minestroni di verdura.

Carciofi – I carciofi sono tradizionalmente cucinati secondo varie ricette (carciofi alla romana, carciofi alla giudia, carciofi alla siciliana, carciofi fritti), ma possono anche essere gustati crudi, preparati con olio, limone e menta.

Cardi – Del cardo si consumano le coste, che vanno cucinate e consumate subito dopo averle pulite. Prima della cottura è consigliabile lessare i cardi in acqua con il succo di mezzo limone.

Carote – Le carote possono essere preparate in moltissimi modi diversi, sia cotte sia crude. La cottura non pregiudica l’utilità dei caroteni, che sono resistenti al calore. Anche se più caloriche degli ortaggi verdi, grazie al basso apporto calorico, le carote sono particolarmente indicate nelle diete dimagranti.

Cavolfiore – Ricco di sali minerali, vitamine del gruppo B e aminoacidi. Ha fiori bianchi molto gustosi, che sono la parte commestibile; le foglie non si mangiano.

Cavolo broccolo – Simile al cavolfiore, presenta infiorescenze verdi o verdi violette. Contiene una buona quantità di proteine, vitamine e sali minerali.

Cavolo cappuccio – Èdiffuso soprattutto nell’Italia meridionale. Presenta foglie verde pallido o rosso scuro, unite assieme a formare una palla. Tra le varietà nostrane ricordiamo il Cuore di bue, il Precoce di Napoli, la Testa di negro.

Cavolini di Bruxelles – Il cavolino di Bruxellesè originario del Belgio, di piccole dimensioni e colore verde chiaro. Ricco di sali minerali, carboidrati e proteine. Fra le varietà più diffuse vi sono la Frigostar, la Lunet, la Sigmund.

Cavolo verza – Viene coltivato soprattutto nell’Italia centrosettentrionale ed è di origine molto antica. Ha foglie rugose verde scuro all’esterno e verde chiaro all’interno (viene anche detto cavolo di Milano).

Cime di rapa – Diversi anni addietro il consumo di rape era notevolissimo; adesso il consumo si è spostato soprattutto sulle cime di rapa. Di queste si consumano le infiorescenze (friarielli o broccoletti).

Cipolla – La cipolla può servire come ingrediente per la preparazione di molte pietanze, sia come base per minestre, minestroni e risotti, sia per insaporire le insalate, ma viene utilizzata anche nella realizzazione di diversi piatti che la vedono in primo piano, come la zuppa di cipolle, le cipolle ripiene, le cipolle lesse in insalata.

Finocchi – Del finocchio si consuma la parte basale delle foglie che formano una massa compatta alla base della pianta (grumolo), mentre i semi sono utilizzati come spezie per insaporire varie pietanze.

Funghi – I funghi non sono un alimento molto ricco. Le percentuali di proteine vegetali, zuccheri e grassi sono basse, mentre il loro apporto calorico si aggira attorno alle 60 calorie per 100 g.

Insalata – L’insalata viene da molti considerata la regina di molte diete: poco calorica, voluminosa (e quindi saziante, almeno per tempi brevi), dalle mille proprietà.

Melanzane – Il valore nutritivo delle melanzane (di qualsiasi varietà) è piuttosto scarso; poche calorie, basso contenuto di grassi, proteine e glicidi, quantità ridotte di vitamine e sali minerali.

Porri – In cucina il porro può sostituire la cipolla, rispetto alla quale ha un sapore meno deciso, ed essere impiegato per preparare insalate, minestre, zuppe, frittate, salse e creme.

Prezzemolo – Il prezzemolo viene ampiamente impiegato in cucina, sia per insaporire numerose pietanze (generalmente si usa la varietà hortense) sia per ornare le preparazioni culinarie (solitamente si usa la varietà crispum).

Radicchio – Il radicchio è un tipo di cicoria rossa, di cui si conoscono due specie pregiate: il radicchio di Treviso, di forma allungata e dalle foglie molto carnose, e il radicchio di Chioggia, di forma globosa.

Ravanelli – Del ravanello si consuma la radice, sferica e di colore rosso, con polpa bianca; ha un buon contenuto di sali minerali e vitamine B e C.

Scorzonera – La scorzonera è un ortaggio che per moltissimo tempo è stato praticamente dimenticato. È però tornata in auge negli ultimi grazie a chef di fama che la consigliano come ingrediente per piatti piuttosto ricercati.

Sedano – Il cuore del sedano può essere consumato fresco in insalata o in pinzimonio, mentre le costole esterne possono essere impiegate nella preparazione di zuppe e minestre.

Spinaci – Gli spinaci possono essere utilizzati per confezionare molte tipologie di ricette; oltre al consumo delle foglie crude o cotte, si possono impiegare come ingredienti per la preparazione di minestroni, zuppe, frittate, puree, cannelloni ecc.

Tartufi – Il valore alimentare del tartufo è scarso; d’altra parte viene consumato abitualmente in quantità ridotte. Il suo valore nutrizionale è paragonabile a quello dei comuni funghi coltivati.

Topinambur – Il topinambur è un ortaggio che di solito viene preparato seguendo le stesse modalità utilizzate per le patate: può infatti essere bollito in abbondante acqua salata oppure cotto al vapore, ma può essere cucinato anche in padella oppure può essere fritto.

Zucche – Un ortaggio ricco di carotene e povero di calorie. Si presta alla preparazione di moltissimi tipi di piatto.

Vedasi anche: Frutta e verdura di stagione.

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