La catalogna (Cichorium intybus) è una varietà (cultivar) di cicoria (in alcune zone d’Italia è detta anche cicoria asparago). Si distingue dalle altre varietà d’insalata per il tipico sapore amaro, dato da uno zucchero particolare contenuto nelle foglie lunghe e strette.
In commercio se ne trovano generalmente due tipologie; una a foglie verdi e frastagliate (adatta alla cottura) e una a costa larga e bianca o a puntarelle; i germogli vanno consumati crudi con una tipica salsa a base di olio, aglio, aceto, alici. Le puntarelle sono particolarmente diffuse nelle cucine romana e campana.
La catalogna è un’insalata caratterizzata da un buon contenuto di fosforo, calcio e vitamina A.
La catalogna ha ottenuto anche alcuni riconoscimenti; la regione Lazio ha infatti inserito questo tipo di insalata fra i prodotti agroalimentari tradizionali del nostro Paese denominandola cicoria di catalogna frastagliata di Gaeta. Anche la regione Veneto ha riconosciuto come prodotto tipico la cicoria catalogna di Chioggia.
Le ricette – Come si cucina la catalogna
Poiché non si conserva molto a lungo è meglio consumarla fresca, al massimo dopo 2-3 giorni di conservazione comunque buona.
Il modo più semplice di cucinarla è di farla bollire in acqua (inizialmente fredda) per circa 15 minuti e servirla con olio extravergine d’oliva e succo di limone. Le ricette più complesse sono quelle tipiche della cicoria (vedasi cicoria ripassata) oppure gustandola in insalate con aglio, uvetta, peperoncino, capperi, pomodori o pinoli.
Ripassata in padella, con scaglie di pecorino può essere usata anche come sugo per la pasta.

Foglie di catalogna