Il burro di arachidi è un alimento ottenuto dalla macinatura delle cosiddette noccioline americane (arachidi) ed è molto comune nell’alimentazione statunitense (negli USA si calcola un consumo pro capite annuo di circa 1,5 kg); nel nostro Paese il burro di arachidi è sì conosciuto, ma il prodotto non è mai decollato veramente a livello commerciale. Un discorso a parte riguarda il burro di arachidi puro, fatto cioè con sole arachidi, diventato un prodotto comune nel mondo del fitness e dei pesi.
Sembra (non vi sono notizie certe in proposito) che il burro di arachidi sia stato inventato da un farmacista di St. Louis, George A. Bayle jr., nel 1890. A fine secolo (1895) i fratelli Kellogg presentarono un brevetto per la preparazione del burro di arachidi e da allora il nuovo alimento incominciò a spopolare. Furono migliorate le tecniche, soprattutto per evitare che l’olio si separasse dalla crema (procedimento di Rosefield, 1922).
Nel 1932 Rosefield produsse il celeberrimo Skippy, ancora oggi vendutissimo, contrastato da altri prodotti di grande marche, come Jif della Procter&Gamble.
A grandi linee, la produzione del burro di arachidi avviene nel modo seguente: inizialmente si procede con la tostatura dei semi di arachidi effettuata a una temperatura che si aggira attorno ai 160 °C; i semi vengono poi cosparsi con il 2-3% di sale; si procede in seguito con le operazioni di macinatura e impastatura. L’olio che fuoriesce ha la tendenza a separasi dal burro e a risalire sino alla parte superiore del contenitore; per evitare ciò vengono aggiunte sostanze stabilizzanti, emulsionanti e oli parzialmente idrogenati (questi ultimi invero in quantità piuttosto basse).
Burro d’arachidi fatto in casa: ricetta
Nonostante sia reperibile ormai facilmente nei negozi e nella grande distribuzione, è possibile anche preparare il burro d’arachidi in casa. Ecco di seguito la ricetta:
Ingredienti:
- arachidi (con il guscio, pesati al lordo): 500 g
- miele: 5 g
- olio di semi di arachide: 25 g
- Zucchero di canna: 3 g
- Sale fino: un pizzico
Preparazione:
Sgusciare e pulire accuratamente le arachidi fino a estrarre le noccioline ben pulite. Quindi si dispongono sulla leccarda del forno, distribuendole in modo che si tocchino il meno possibile. Quindi si tostano nel forno statico a 170 gradi per dieci-quindici minuti.
Una volta estratte dal forno, si trasferiscono in un recipiente per farle ben raffreddare. In seguito, si versano in un mixer assieme al miele, allo zucchero e all’olio. Quindi si attiva il mixer e quando la crema comincia ad assumere un aspetto omogeneo, si aggiunge, per ultimo, il sale. Il burro d’arachidi così realizzato si conserva in frigorifero in un vasetto di vetro a chiusura ermetica per non più di due settimane.
Calorie e valori nutrizionali
La composizione finale del burro di arachidi dipende dal processo di produzione nonché da arricchimenti vari (sale, minerali, vitamine ecc.) o impoverimenti (grassi) e si deve perciò ritenere un alimento variabile. La composizione classica indica:
INFO AL. – Carboidrati: 9,2; proteine: 25,1; grassi: 50,5; acqua: 1,8; calorie: 588.
Le fibre e le ceneri alimentari superano spesso il 10% del prodotto.
Le informazioni nutrizionali sono spesso poi confuse dal fatto che ci si riferisce al cucchiaio anziché a 100 g.
I grassi contenuti nel burro di arachidi sono (per 100 g): 10,3 g di saturi a catena lunga, 23,7 g di monoinsaturi e 13,9 g di polinsaturi, quasi tutti rappresentati dall’acido linoleico.
Da un punto di vista nutrizionale importante il contributo di niacina (vitamina B3, 13 mg per 100 g), di folati (74 microgrammi) e di vitamina E (9 mg): l’alto contenuto calorico e la relativamente piccola quantità che se ne assume rendono comunque questi dati poco interessanti nell’economia globale dell’alimentazione del soggetto.
Le non molte ricerche che promuovono il burro di arachidi in realtà promuovono l’uso generale di vegetali poveri in grassi saturi (noci, nocciole, arachidi ecc.), anche perché è ottimistico sperare che un solo alimento, per di più ipercalorico, possa avere proprietà farmacologiche notevoli.

Il burro di arachidi viene spesso inserito nell’alimentazione di chi fa palestra e bodybuilding, ma solo quello 100% arachidi
Burro di arachidi: fa bene?
Il vero problema di questo alimento è rappresentato dalla presenza di grassi trans dovuta ai processi di lavorazione e alla necessità di mantenere morbido e di conservare a lungo il prodotto.
La legge che dal primo gennaio 2006 negli USA ha obbligato a indicare la quota di grassi trans permette al consumatore di scegliere quei prodotti che hanno una quota nulla di grassi trans (per legge se la quota è inferiore a 0,5 g per 100 g si può indicare 0). Dal 2018, comunque, negli USA i cibi non possono più contenere acidi grassi trans; lo ha deciso la Food and Drug Administration (FDA), secondo la quale questo provvedimento potrebbe evitare 20.000 attacchi cardiaci e 7.000 decessi.
Esistono comunque burri d’arachidi biologici già privi di trans (usano spesso olio di palma biologico per ammorbidire il prodotto), o quelli 100% arachidi, ma il loro costo è elevato rispetto agli eventuali benefici che possono apportare al nostro modello alimentare nella vita quotidiana.
Globalmente, la presenza di molte proteine, di acidi grassi monoinsaturi e di una buona quota di acido linoleico (per chi non lo assume da altre fonti) può essere interessante, ma sicuramente non è controbilanciata dall’ipercaloricità del prodotto.
Inoltre è fondamentale considerare che insieme al burro di arachidi si deve assumere una certa quantità di carboidrati per rendere equilibrato il proprio pasto.
Supponendo di assumere 30 g di burro di arachidi e 100 kcal di frutta si arriva a un’assunzione di 27,7 g di carboidrati, 7,5 g di proteine e 15,1 g di grassi (di cui 7,1 di monoinsaturi) per un totale di circa 280 kcal.
Con 50 g di crema Novi (circa le stesse calorie; il paragone può essere condotto con la celeberrima Nutella, la cui qualità è sicuramente superiore a quella di molti burri d’arachidi idrogenati) si hanno 6 g di proteine, 21,3 di carboidrati e 17,8 di grassi (ci cui 13,5 di monoinsaturi).
Fra nocciole e arachidi, senza essere nazionalisti, forse è più facile alimentarsi con la crema di nocciole.
Burro d’arachidi in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di burro d’arachidi in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Peanut butter
- Spagnolo – Mantequilla de maní
- Francese – Beurre d’arachide
- Tedesco – Erdnussbutter